Quale sarà il futuro per Andrea Iannone

Andrea Iannone è stato uno dei più grandi flop della stagione 2017 della MotoGP. Il pilota italiano, nativo di Vasto, in questa stagione sta correndo con la Suzuki, che aveva puntato su di lui per fare il definitivo salto di qualità. Ma il connubio tra Iannone e la Suzuki non si è rivelato efficace, sia per la scarsa competitività della moto che per i tanti errori commessi dal pilota italiano in pista durante il corso della stagione. Cosa riserverà il futuro ad Andrea Iannone? Riuscirà a diventare finalmente un top rider ed a giocarsi il titolo mondiale in MotoGP? Il contratto con la Suzuki scade alla fine del 2018, quindi il pilota italiano sarà ancora in sella alla GSX-RR nella prossima stagione, ma nonostante i buoni piazzamenti delle ultime gare, i risultati ottenuti nel 2017 non sembrano prospettare un futuro roseo per il pilota italiano.

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Andrea Iannone è arrivato nel motomondiale nel 2005, a soli 16 anni, quando debuttò in classe 125 sella ad una Aprilia chiudendo al 21° posto. Nelle prime 3 stagioni i risultati sono deludenti, ma nel 2008 nel GP della Cina arriva la prima vittoria, che sarà l’unico acuto della stagione. La stagione 2009, sempre con l’Aprilia 125, inizia con 2 vittorie, ma nel proseguo del campionato i risultati sono altalenanti e chiude la stagione al 7° posto. Nel 2010 Iannone passa in Moto2, categoria nella quale resta per 3 anni, nel corso dei quali riesce ad ottenere 7 vittorie, chiudendo tutte le stagioni al 3° posto nella classifica mondiale. Anche in Moto2 Iannone mostra tutto il suo straordinario talento, ma non riesce a risolvere il suo più grande problema, ovvero quello di riuscire a dare continuità ai risultati, restando spesso coinvolto in cadute banali a causa della troppa frenesia in pista.

Nel 2013 il pilota di Vasto scegliere di tentare il grande salto in MotoGP, firmando un contratto con il team Pramac Racing che gli affida una Ducati Desmosedici. Anche nella classe regina Iannone mostra di avere talento, ma le difficoltà non mancano ed il miglior risultato a fine stagione (chiusa al 12° posto in classifica con 57 punti) è l’ottavo posto conquistato in Australia. Nel 2014 resta ancora al Team Pramac, mostrando grandi passi in avanti nella gestione della Desmosedici, sfiorando più volte il podio e totalizzando 102 punti al termine della stagione. I buoni risultati gli permettono di firmare un contratto biennale con il Team Ufficiale Ducati, dove avrà come compagno Andrea Dovizioso. In sella alla GP15 ufficiale Iannone inizia la stagione 2015 con un ottimo 3° posto in Qatar. L’avvio di stagione è ottimo, con il pilota italiano che conquista il 2° posto al Mugello e mette in fila una serie di buoni risultati in cui però resta sempre ai piedi del podio. I progressi sono evidenti, ed alla fine della stagione Iannone ottiene un ottimo 5° posto in classifica con 188 punti all’attivo. Nel 2016 il rapporto con la Ducati si deteriora, perché Andrea è protagonista di molte cadute, ma il 14 agosto riesce a riportare la Ducati sul gradino più alto del podio nel GP d’Austria, centrando quella che resterà la sua unica vittoria in MotoGP fino ad oggi. MA nonostante questo a fine stagione la Ducati lo lascia libero, scegliendo di affidare la sua moto a Jorge Lorenzo.

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Con il passaggio in Suzuki, avvenuto al termine della stagione 2016, Iannone pensava di poter fare il definitivo salto di qualità. Il team diretto da Davide Brivio nel corso del 2016 si era avvicinato moltissimo ai top team, centrando una vittoria e 3 terzi posti con Vinales. Ma nel corso del 2017 la Suzuki non è cresciuta quanto ci si aspettava e Iannone non è riuscito ad essere competitivo, finendo quasi sempre molto distante dalle posizioni di vertice. Nel 2018 il pilota italiano è chiamato al riscatto, perché gli anni passano ed ormai non ha più tempo da perdere se ha veramente l’ambizione di diventare uno dei top rider del motomondiale.