Oggi Michael Schumacher compie 50 anni. Il campione tedesco è stato uno dei più grandi automobilisti di tutti i tempi e con i suoi 7 titoli iridati è il pilota più vincente nella storia della Formula 1. Purtroppo dal 29 dicembre 2013, giorno in cui rimase gravemente ferito a seguito di un incidente sugli sci, non si sono più avute molte notizie sul suo conto. La famiglia del campione tedesco ha mantenuto il totale riserbo sulle sue condizioni di salute e ad oggi si sa solo che Schumi sta proseguendo un lungo e lento processo di riabilitazione.
Per festeggiare i 50 anni di Schumi non vogliamo parlare del’incidente e de suoi ultimi 5 anni, ma di quello che ha fatto in pista, facendo sognare un’intera generazione di appassionati di Formula Uno. Gli anni migliori del pilota tedesco sono quelli trascorsi in Ferrari, durante i quali Schumi ha portato a Maranello ben 5 titoli iridati consecutivi dal 2000 al 2004.
Schumacher compie 50 anni
Gli inizi
Michael Schumacher è nato ad Hürth, in Germania, il 3 gennaio del 1969. A soli 4 anni si mette per la prima volta al volante di un kart sul circuito di Kerpen, che in quegli anni era gestito dal padre. Schumi dimostra tutto il suo talento durante la gioventù e nel 1984 riceve la sua prima sponsorizzazione privata (grazie a Jürgen Dilk), a seguito della quale arrivano i primi successi: il titolo junior tedesco e il campionato europeo.
Nel 1989 arriva l’incontro con Willi Weber, che in futuro dienterà il suo manager, che lo porta a correre nel campionato tedesco di Formula 3. Schumi chiude la sua prima stagione di Formula 3 al secondo posto in classifica, ma nel 1990 si laurea campione nazionale. In quell’anno arrivano anche altre vittorie e l’interesse della Mercedes, che però in quel moment storico era fuori dalla Formula 1.
L’approdo in Formula 1 al volante della Jordan
Nel 1991 Schumacher fa il suo debutto in Formula 1 al voltante della Jordan. Il pilota tedesco infatti è chiamato a sostituire Bertrand Gachot, un dei piloti ufficiali del team irlandese, durante il Gran Premio del Belgio sul circuito di Spa-Francorchamps. Schumacher stupisce subito gli addetti ai lavori, chiudendo le qualifiche del GP del Belgio al settimo.
Il passaggio alla Benetton
Il talento di Schumacher si rivelò al mondo della Formula 1. Flavio Briatore fu il più veloce a capire che razza di campione fosse il tedesco, così gli offrì subito un contratto, portandolo alla Benetton ed affiancandolo a Nelson Piquet. Nella gara successiva, che si correva sul circuito di Monza, Schumacher continua a far parlare di sé, chiudendo la gara a punti davanti al suo esperto compagno di squadra.
Nel 1992 al volante della monposto italiana Schumacher chiude il mondiale al 3° posto davanti ad Ayrton Senna, firmando anche la sua prima vittoria iridata nel Gran Premio del Belgio. L’anno successivo Schumi si conferma ai vertici della Formula 1, chiudendo il mondiale al quarto poto in classifica e firmando la vittoria nel GP del Portogallo.
La doppietta iridata
La consacrazione di Schumacher arriva nel 1994, anno in cui domina il mondiale al voltante della Benetton. Il pilota tedesco inizia la stagione con due vittorie consecutive alla guida della B194. Durante la terza gara iridata Ayrton Senna, il suo più grande rivale nella corsa al titolo iridato, perde la vita ad Imola durante il GP del 1 maggio 1994. Schumacher continua a raccogliere vittorie, ma tra squalifiche e ritiri, vede assottigliarsi il suo vantaggio in classifica su Damon Hill, sul quale riesce a spuntarla per un solo punto.
Nel 1995 Schumacher si conferma campione del mondo sempre al voltante della Benetton, portando a casa il titolo iridato con due gare d’anticipo. Durante il mese di agosto, prima della fine del mondiale, Schumi ufficializza il suo divorzio dalla Benetton firmando un contratto biennale con la Ferrari per le stagioni successive.
Schumacher in Ferrari
A Maranello arriva la consacrazione di Schumacher. Il pilota tedesco conquita la sua prima vittoria in rosso durante il Gran Premio di Spagna del 1996 sotto un autentico diluvio. Nella stessa stagione arriva anche la sua seconda vittoria con la Ferrari nel GP del Belgio. L’anno successivo la Ferrari è già molto competitia e Schumi sfiora il titolo iridato, che però verrà conquistato da JaquesVilleneuve.
Nel 1998 Schumi si batte con le unghie e con i denti contro Hakkinen, che guida una McLaren velocissima. Il pilota tedesco chiudeil mondiale al secondo posto.
L’anno buono sembrava il 1999, ma Schumacher è vittima di un grave incidente nel Gran Premio di Gran Bretagna, a Silverstone. Il tedesco deve così abbandonare i sogni di gloria e conclude il campionato al quinto posto, con la Ferrari che però vince il titolo costruttori.
Il dominio di Schumacher
Dal 2000 al 2004 non ce n’è per nessuno. Schumacher domina in lungo e in largo, portando a casa 5 titoli iridati consecutivi al volante della monoposto di Maranello, facendo segnare un record dopo l’altro. L’ultimo titolo iridato, quello del 2004, arriva sul suo circuito preferito, quello di Spa-Francorchamps, con quattro gare di anticipo sul termine della stagione.
Gli ultimi due anni in Ferrari
Schumacher chiude la sua avventura al voltante della Ferrari nel biennio 2005-2006. Il pilota tedesco conquista il terzo posto in classifica nel 2005 ed il secondo nel 2006 e dice addio alla Formula 1, restando in Ferrari come collaudatore dal 2007 al 2009.
Il ritorno in Formula 1 con la Mercedes
La voglia di correre i Schumacher riporta il pilota tedesco in Formlua 1 nel 2010 al voltante della Mercedes, che proprio in quell’anno fa il suo ritorno nel Circus. Schumi correrà con la scuderia tedesca per 3 anni, con risultati poco soddisfacenti. Nel 2010 e nel 2011 Schumi non riesce mai a salire sul podio (non gli era mai successo nelle stagioni precedenti). Nel 2012 invece chumacher riesce a conquistare un terzo posto nel GP d’Europa, ma chiude la sua ultima stagione con un misero 13° posto a causa della scarsa affidabilità della sua Mercedes (ben 7 ritiri in 20 gare).
Schumacher compie 50 anni
Oggi non sappiamo come stai, ma come sempre starai lottando con tutte le tue forze. Tanti auguri campione!